Nuova storia (non più) in cantiere

Eh, cari lettori saltuari, di questo passo si pubblicherà ben poco nei prossimi mesi: la sessione estiva di esami incombe. Ma non disperate! Grazie a una editor d'eccezione ben presto potrebbe arrivare un nuovo racconto...

Il luogo dietro ai luoghi: chiarimenti e citazioni

Il luogo dietro ai luoghi è un racconto abbastanza atipico, per essere scritto da me, nel senso che nessuno uccide nessuno e non viene citato il SAS britannico (se mi seguirete, scoprire che è un caso più unico che raro).
Sono particolarmente affezionato a questa storia per la sua genesi. Venne pensata e scritta in un tempo relativamente breve, tre giorni, i tre giorni precedenti l'inizio della mia carriera universitaria, per l'appunto.
La storia, per quelli che non hanno voglia di leggersela tutta, è quella di Riccardo, un viandante del post-apocalisse. Il mondo è finito, infatti, prima ancora che il racconto cominci. Non ci sono state estinzioni di massa, meteoriti o invasioni di zombi, non questa volta, per lo meno. Semplicemente, "l'umanità ha fallito", ha perso tutto quello che aveva, e può solo ricominciare da capo, sperando in qualcosa di più. In mezzo a questo scenario deprimente sotto certi versi, e incoraggiante sotto altri, si muovono Riccardo e i suoi amici, tutti viaggiatori. Una persona molto saggia che lesse una versione preliminare dell'opera si soffermò su questo punto: chi sono, i viaggiatori, e cosa fanno di speciale? La risposta è tanto semplice da sconfinare nell'ovvio: viaggiano. Ciò che li rende una categoria a parte, che li separa dal resto del mondo, e che viaggiano senza andare da nessuna parte. Non hanno una meta, o meglio, la meta per loro è il viaggio in sé.
"Dobbiamo andare. Non mi importa dove, ma dobbiamo andare." scrisse qualcuno di molto più famoso del sottoscritto. Non so se si adatti esattamente alla mia categoria di viaggiatori, ma in un certo senso rende bene l'idea. Questo rende Ricky e i suoi compagni tanto strani. Non solo non hanno un traguardo, ma nemmeno gliene importa, anzi, ne sono pure felici.
Non tutti sono così fortunati da avere un obbiettivo nella vita.
Non tutti sono disposti a definirla una fortuna, però.

I più accorti tra i lettori potranno notare che ho inserito citazioni musicali qua e là. Questo è abbastanza normale. Adoro la musica e non resisto quasi alla tentazione di omaggiare i miei autori preferiti.
Il titolo è preso da "Dove non basta il mare", di Davide Bernasconi, in arte Davide Van De Sfroos, come il discorso finale di Ben.
Le altre canzoni citate, in ordine di apparizione, sono:
La canzone di Marinella, Fabrizio de André
Il pescatore, Fabrizio de André
Between a man and a woman, Flogging Molly
Ghost Rider, Johnny Cash
Fields of Athenry, Pete St. John (anche se scrivendo in testa avevo la versione dei Dropkick Murphys)
Farewell to Nova Scotia, tradizionale della Nuova Scozia (versione dei Real McKenzies)

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